sabato, Luglio 6, 2024

Battipaglia. La Bottega di Gragnano offre gusto e tradizione del nuovo menù di Antonio e Taddeo Vanacore

Comunicato stampa. Trionfo dell’estate da Vanacore – La Bottega di Gragnano: a Battipaglia una pausa gustosa per chi viaggia verso il Cilento o per chi resta in città 

Pizze stagionali, fritti della tradizione ed antico pane di Gragnano nel nuovo menù studiato da Antonio e Taddeo Vanacore: a gestire la Bottega della città della Piana del Sele c’è Luca Salerno.  E’ il trionfo dell’Estate alla Bottega di Gragnano. La sede di Battipaglia è l’ultima nata nella “famiglia” di locali creata da Antonio Vanacore. 

Un locale alle porte della Piana del Sele e che guarda al Cilento, rinnovato, facilmente raggiungibile, a pochi metri dall’uscita autostradale dell’A2 ed alle porte della strada che conduce lungo la meravigliosa Costiera Cilentana: una gustosa tappa ideale per chi è in viaggio verso il Sud o per chi è di rientro dalle spiagge più affascinanti del nostro litorale. 

O, perché no, al termine di una giornata di lavoro per “staccare” dalla routine quotidiana senza stress eccessivi, ma, al tempo stesso, senza rinunciare ad un’esperienza autentica all’insegna dei sapori del cuore e di un’accoglienza cordiale e familiare. 

Un sistema di ordinazioni digitalizzato, intuitivo e “smart” consente di far gustare i prodotti gragnanesi in semplicità e convivialità. 

La Bottega di Gragnano: le pizze del menù estivo 

L’Estate si ritrova nei prodotti stagionali, protagonisti di creazioni fresche e gustose: si parte dalla “Melanzana e le sue sfumature”, con crema di melanzane, ciliegine di bufala, pomodorini semi-dry, chips di melanzane, basilico fritto, ricotta, perline di bufala e olio evo Colline Salernitane Dop. 

E, ancora, nella Caprese al San Daniele, con pomodoro cuore di bue, mozzarella di bufala, prosciutto crudo San Daniele, basilico e olio Evo Dop, o nella “Tropea e il mare”, con cipolla di Tropea, mozzarella di bufala, tonno, lime e olio evo dop. 

La Bottega di Gragnano: la storia 

Nato letteralmente con le mani in pasta, l’arte della pizza appresa dai grandi del settore nella sua declinazione gragnanese. 

La sfida di portarla nel Salernitano, ancora distante da questo concept. Prima a Baronissi, poi nel centro del capoluogo. 

Dopo poco, un’altra sfida, quella della pandemia, da spada di Damocle a trampolino di lancio per una storia imprenditoriale di successo, in cui trasformare la pizza di Gragnano nella protagonista di un format vincente, in cui coniugare il delivery con il senso di casa che mai come in quegli anni era avvertito da tutti. 

La Bottega di Gragnano è, infatti, una vera e propria esperienza di gusto, rappresentando un viaggio nell’identità della patria della pizza e della pasta, con il suo bagaglio di antiche ricette e produzioni di qualità riconosciute in tutto il mondo. 

La pizza della tradizione gragnanese, infatti, non ha nulla da invidiare alla sua “cugina” partenopea. Ed è proprio intorno a questa che ruota il mondo “Vanacore”.

A guidare il nuovo locale battipagliese non poteva non essere chi con “le mani in pasta” è cresciuto proprio come Antonio: Luca Salerno.  

Nato nella città cuore pulsante della Piana del Sele nel 1994, vanta una lunga esperienza nel settore, messa a frutto nel nuovo corner della “Bottega”.

La Bottega di Gragnano: i protagonisti

Antonio Vanacore

Nasce e si forma a Gragnano, una delle “patrie” della pizza. La sua passione per l’arte bianca è iniziata sin da bambino. Apprende il know how dagli esperti maestri pizzaioli della zona, studiandone i loro segreti e divenendo, così, esperto nella scelta di ingredienti e lavorazione dell’impasto. Dopo svariate esperienze in giro per la Campania, decide di aprire un locale tutto suo. Sceglie di iniziare la sua sfida da Salerno, dove la pizza di Gragnano non era affatto conosciuta. Fu un sicuro successo. 

Taddeo Vanacore 

Taddeo ha iniziato a lavorare come pizzaiolo ad appena 14 anni, perfezionando la sua arte in numerose realtà della Campania, dove ha appreso i segreti della preparazione della pizza, la scelta degli ingredienti e la cottura nel forno a legna. Come per Antonio, per Taddeo la pizza è ben più di una semplice tradizione. 

La pizza di Gragnano

Quella della città ai piedi dei Monti Lattari è una varietà che si distingue per l’uso di farina di grano duro – del resto, Gragnano è anche la patria della pasta – e per una particolare tecnica di lavorazione dell’impasto. La cottura avviene rigorosamente nel forno a legna. 

L’antico pane di Gragnano 

Antonio, nel tempo, ha saputo andare ben oltre la pizza. Ha studiato le tecniche di produzione dell’antico pane di Gragnano. Croccante e fragrante, dal sapore intenso ed autentico, è realizzato con farine di grani antichi – di farro, kamut e segale – e tecniche di panificazione assolutamente tradizionali. Proprio per via delle sue caratteristiche, il pane antico di Gragnano sta riscuotendo sempre maggior successo.

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